Insonnia e problemi del sonno
L’ insonnia è una condizione in cui il sonno è alterato per durata, quantità e qualità: difficoltà ad addormentarsi, risvegli precoci e stanchezza cronica. Si tratta di un disturbo molto diffuso, che interessa circa il 30% della popolazione, la percentuale aumenta con l’età e ne soffre il 50% degli over 50. Soffrono di insonnia soprattutto le donne e gli anziani. L’insonnia può essere principalmente di due tipi: si definisce ‘primaria’ quando si presenta come forma indipendente e autonoma, mentre è detta ‘secondaria’ se è conseguenza di un’altra condizione medica o psichiatrica.
L’insonnia psicofisiologica è la più comune forma di insonnia primaria ed è quella in cui entrano maggiormente in gioco fattori di mantenimento cognitivi e comportamentali. Secondo Hauri e Fisher (1986) tale forma di insonnia si svilupperebbe a causa di due elementi principali: le preoccupazioni del soggetto riguardo all’insonnia e alcuni processi di condizionamento.
È evidente quindi come spesso i fattori psicologici influiscano sull’insonnia, lo psicologo può fare molto in queste situazioni, dopo una valutazione iniziale per individuare le cause su cui agire si potrà decidere di fare interventi per apprendere la corretta igiene del sonno, apprendere tecniche di rilassamento che favoriscono l’addormentamento, insegnare tecniche di gestione dello stress e migliorare la concentrazione per evitare che i pensieri vadano sui problemi quando ci si deve addormentare e apprendere nuove tecniche di soluzione dei problemi che evitino di ripensarci durante la notte.